Presentazione “Alla Ricerca di Dante” di Maria Luisa Scolari

Alla Ricerca di Dante, di Federico Bonetti Amendola, è un viaggio emozionale, interiore, che ripercorre le vicende umane e civili del sommo poeta, la cui esistenza ha conosciuto il travaglio della passione per la Politica e per l’Arte.

La parte più specificatamente musicale, che fa appello all’immaginazione fantastica, si accompagna alla lirica e al recitativo (arie e narrazioni), dilatando lo spazio temporale, scandito da memorie ed episodi, trasfigurati in una dimensione del ricordo simbolica, allusiva e visionaria. L’equilibro che ne deriva, nel susseguirsi delle emozioni e dei rimpianti, regala momenti di profonda commozione e partecipazione. Dall’evocazione scaturisce un sentimento di nostalgia che diventa la cifra stilistica e il leitmotiv dell’azione musicale e narrativa.

Il Poeta si rivolge con lo sguardo al passato, da cui isola, nel delirio delle sue ultime ore, alcune vicende o personaggi. I ricordi si affollano e i sentimenti si rincorrono in un crescendo di inquietudine e rimpianto: la giovinezza, le amicizie, la donna amata, la guerra, gli ideali e le illusioni di cui si nutre l’anima. Dalla prospettiva della sua stanza e della solitudine, ogni momento acquista significato e valore, brilla per un istante, sospeso nel tempo, di una luce rara e limpida, e poi ritorna per sempre nell’oscurità malinconica della mente e del passato. Ombre e bagliori, un turbine di pensieri producono movimenti musicali dinamici e intensi, carichi di espressività e colore.

Con la “Recherche” proustiana, cui il titolo certamente allude, quest’opera ha in comune la centralità della soggettività e la forza delle emozioni, del ricordo e del sentimento, come elemento sfuggente e frammentario, connaturato al genere umano. Di tutti i ricordi del sommo Poeta, quella del Maestro Bonetti Amendola, ha fra le tante cose, il merito speciale di aver restituito alla nostra attenzione una figura completa e complessa, ma nel contempo umana e vera, piena di sentimento e profondità, attraverso la magia di una musica potentemente suggestiva ed evocativa, protagonista e artefice di una relazione emotiva e fusionale tra il protagonista e lo spettatore.

Běijīng, 17/05/2016
Maria Luisa Scolari


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *